Il libro delle favole è il modo di descrivere il futuro della città che la destra a Latina porta avanti da ormai 30 anni precisi. L’unico modo di approcciare alla campagna elettorale della destra è quella di illudere i cittadini sui grandi progetti, che ricorrono nel dibattito da mezzo secolo e che rendono subalterni a noi stessi. Latina pecca di mancanza di una programmazione strutturale che possa finalmente iniziare ad affrontare le criticità, che deprimono una grande parte degli elettori. Non sono bastate le riproduzioni nelle liste della destra di personaggi che hanno già dato il loro contributo negativo a Latina, sia nella mala amministrazione che nelle vicende giudiziarie.
È evidente che anche nel centrosinistra c’è una stanchezza, dovuta sicuramente al riproporsi di impegni elettorali, ma che trova alcune delle sue ragioni anche nella incapacità nostra, che personalmente sottolineo da tanto tempo, a rigenerarci nel metodo di affrontare le sfide. In questo senso però, una nota di merito credo vada data sinceramente al Partito democratico: abbiamo presentato una lista rinnovata nelle persone e nei contenuti. Il nostro ruolo in Consiglio comunale sarà quello di lavorare, affinché la nostra città si trasformi da territorio delle emergenze a quello della programmazione. In questo senso, credo fortemente che tutta la classe dirigente della città debba fare uno sforzo nel futuro prossimo affinché la programmazione ci porti ad affrontare con serietà il tema del Centenario. La nostra è una storia complessa, caratterizzata da speculazioni, economiche e culturali, caratteristiche di un certo modo di intendere il potere politico in questa città. Come Partito crediamo fortemente nel valore del rinnovamento come metodo di trasformazione.
Oggi però non possiamo che vedere con preoccupazioni vedendo le vicende che riguardano il governo del Paese: agli imbarazzi dovuti alla Festa della Liberazione dal nazifascismo, si aggiungono le perplessità che riguardano la gestione dell’approvazione del DEF. Abbiamo visto, in questa vicenda, quanto questa destra sia unita nelle parole e nei proclami, ma divisa nei momenti decisivi. In questo senso, chiediamo direttamente alla candidata a Sindaco Matilde Celentano e al partito dell’Onorevole Calandrini, presidente della Commissione Bilancio del Senato, in che modo vorranno, nel caso, governare la città: i pesanti tagli previsti per la sanità pubblica e gli asili nido sono un segnale allarmante. Seppur non tanto per scelta politica, quanto soprattutto per le contingenze dovute al Covid, negli ultimi anni abbiamo assistito ad un progressivo aumento in bilancio delle spese su questi settori delicati: per il governo della destra la priorità sono esclusivamente i condoni, e l’ulteriore precarizzazione dei contratti prevista dal Decreto Lavoro, che verrà approvato lunedì.
FRANCESCO PANNONE – PD CIRCOLO LATINA